Un influencer che predicava veganesimo e crudismo come filosofia di vita, è stato accusato per la morte del figlio, lattante di 30 giorni: non lo avrebbe nutrito.
Essere genitori non è mai cosa facile. Si tratta di un’occupazione a tempo pieno, che porta con sé una serie infinita di responsabilità cui sottostare, che devono mirare tutte nella stessa direzione: il benessere della prole. Dalla Russia però, arriva una di quelle storie che non si vorrebbero sentire: un uomo di 44 anni è accusato della morte del figlio di 30 giorni.
Non un uomo qualsiasi però, bensì un influencer che era diventato noto per portare avanti dei dettami legati al perseguimento di una dieta vegana, sfociando nel crudismo e proponendosi come lifestyle blogger. L’uomo non avrebbe mai nutrito il figlio, ritenendo sufficiente nutrirlo con raggi solari. Il piccolo è morto e in tanti si chiedono a chi vadano le responsabilità dell’atto.
Quella di Maxim Lyutyi, l’influencer e lifestyle blogger 44enne russo, ha scosso il mondo intero, lasciando increduli quanti ne hanno letto. L’uomo infatti, si è dichiarato colpevole della morte del figlio di 30 giorni che, per sua precisa volontà, si sarebbe dovuto nutrire soltanto con i raggi solari, sottoponendosi alla cosiddetta pratica del “respiro solare”.
Il piccolo, all’alba dei 30 giorni di vita, è deceduto per denutrizione. I genitori, vedendolo fiacco ormai da diversi giorni, avevano deciso di portarlo in ospedale, luogo in cui il piccolo non arriverà mai vivo. Alla morte, il piccolo pesava pochissimo, soltanto 1,3kg. L’uomo avrebbe inoltre dichiarato che, con la convinzione di rafforzarlo, avrebbe immerso il figlio Kosmos in acqua gelida, ripetutamente.
La vicenda ha acceso il dibattito riguardo la dannosità di alcune filosofie di vita. In tanti però, si sono chiesti perché la madre del bambino non stia venendo valutata con la stessa gravità del padre. Oxana Mironova, 34 anni, questo il nome della madre del piccolo Kosmos, è stata condannata a due anni per mancata assistenza ma, la sua testimonianza, ha aperta gli occhi sulla condizione di vita familiare.
Mironova sarebbe stata inquadrata, a sua volta, come vittima inerme del guru Lyutyi, tanto da aver confessato ad alcuni parenti, in tempi non sospetti, di avere paura dell’uomo. Anche i vicini di casa hanno descritto un uomo come un estremista di alcuni stili di vita come veganesimo e crudismo, che però nemmeno lui era solito seguire: di nascosto, mangiava carne e pasta. Adesso, il 44enne rischia fino a 8 anni di carcere per aver causato gravi lesioni personali al figlio.
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