Spesso, le star e le celebrità, che vivono in modo così particolare, trovano anche la morte in modo strano.
La morte di una persona famosa è già di per sé un evento toccante e dalla forte risonanza emotiva. E il pubblico ha dal tempo degli imperatori romani un vero e proprio feticismo per la fine non ordinaria dei personaggi più noti. Quasi ci si aspetta che una celebrità trovi sempre la muore in modo bizzarro o in circostanze più o meno sospette. Si parla spesso della fine di Micheal Jackson o di Bruce Lee, ma ci sono morti assai più assurde.
La vita è una cosa preziosa proprio perché destinata a finire ma senza una data di scadenza precisa. Non solo il decesso può arrivare in tempi imprevisti ma può anche capitare nel modo più imprevedibile e sconvolgente. Ecco qui la classifica delle 5 morti più assurde di personaggi famosi.
Partiamo da Brandon Lee, figlio di Bruce: il giovane attore era sul set del film Il Corvo. E doveva girare una scena in cui vari tipacci dovevano sparargli contro. Nella scena in primo piano, il regista aveva deciso di usare proiettili veri ma senza polvere da sparo, e in qualche modo un’ogiva, cioè il proiettile vero e proprio, si staccò e si incastrò nella canna. In un’altra scena, quella ripresa a campo largo, agli attori furono dai proiettili a salve, cioè solo bossoli senza proiettile. Una di quelle pistole sparò l’ogiva fuori e Brandon morì sul set.
Un’altra celebrità che ha sconvolto il mondo con la morte assurda è il rocker americano Jeff Buckley. Il talentuoso artista è morto a trent’anni, dopo aver pubblicato un solo disco. Il 29 maggio 1997, si trovava a Memphis, di fronte al fiume Mississipi. All’improvviso gli venne voglia di bagnarsi. Saltò così nel fiume con tutti i vestiti addosso. Gli amici non lo hanno più visto emergere. Non voleva suicidarsi, apparentemente, e nel suo corpo non sono state trovate tracce di droga o alcol.
Il grande cantante R&B Marvin Gaye ha avuto una vita tormentatissima, e anche per colpa di suo padre. Il genitore del cantante era un predicatore ma anche un tipo strano: amava travestirsi da donna e picchiare i figli con la cinta. Divenuto famoso, Gaye ha provato a riallacciare i rapporti col padre, il quale però continuava ad accusarlo di essersi venduto l’anima a Satana.
Reso paranoico dal consumo di cocaina, nel 1984, Marvin Gaye tornò a casa dei genitori, pensando che fosse l’unico posto sicuro al mondo: era convinto che qualcuno lo avrebbe ucciso. E a ucciderlo fu proprio suo padre, in quella casa, dopo l’ennesimo litigio: il vecchio trovò la pistola che Marvin nascondeva sotto il letto e gli sparò.
Poi c’è l’italiano Luciano Re Cecconi, calciatore, stella della Lazio e della Nazionale. Nel gennaio 1977, per fare uno scherzo a un amico gioielliere, si infilò una calza in testa ed entrò nel negozio gridando “Mani in alto!”. L’amico non capì lo scherzo e gli sparò addosso, uccidendolo sul colpo.
Ora un intellettuale, a riprova che a morire in modi assurdi non sono solo atleti, cantanti e attori. Kurt Gödel, logico e matematico, temeva di essere avvelenato e si rifiutava di mangiare il cibo preparato da chiunque tranne che da sua moglie. Quando lei si ammalò e fu ricoverata in ospedale, il logico morì di fame.
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