Chi è il serial killer denominato “Zodiac” e come l’FBI è riuscita a risolvere il caso dopo decenni? Ecco cosa c’è da sapere.
La mente umana è un artefatto delicato, influenzato dai tanti impulsi che la vita trasmette. Capita a volte, che questi impulsi si tramutino in qualcosa di buono, positivo e propositivo che mira al miglioramento della società; altre volte, tristemente, si tramutano in disturbi che portano alla rovina di sé stessi e di chi ci sta attorno. I serial killer sono forse la migliore dimostrazione di questo bias e se alcuni sono stati catturati e hanno aiutato alla tipizzazione di certi crimini, altri sono ancora avvolti dal mistero.
Ci sono infatti dei casi nella storia che, per un motivo o per un altro, sono rimasti irrisolti per anni ma che, nonostante le forze di polizia brancolassero nel buio, hanno rappresentato casi di grande interesse per gli elementi che li componevano. Un esempio su tutti è il serial killer conosciuto come “Zodiac” o il killer dello zoadiaco, definito così per un elemento caratteristico del suo modus operandi.
Chi è zodiac?
Tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, cinque persone vennero uccise e ricondotte tutte alla stessa matrice, la stessa mano, lo stesso killer. Non fu la polizia o la stampa ad appioppare un nome all’assassino, dato che fu lui stesso a pensarci, tramite delle lettere che fece recapitare alla Polizia nel 1974. Il suo nome, da lì in avanti, sarebbe stato Zodiac.
Le prime due vittime di Zodiac furono Betty Lou e David Faraday, due adolescenti rispettivamente di 16 e 17 anni, uccisi a colpi di pistola. Ciò che fece brancolare gli investigatori nel buio, furono le motivazioni dell’atto, apparentemente assenti. A loro seguirono Darlene Ferrin e Michael Dagenau, di 22 e 19 anni, appostati in un parcheggio come i primi due ragazzi. Il ragazzo però, sopravvisse ai colpi di pistola e riuscì a dare agli inquirenti un primo identikit di Zodiac.
Partirono le ricerche. Ma proprio in quel momento, Zodiac fa la sua mossa e telefona alle autorità, rivendicando i due duplici omicidi. Pochi mesi dopo, il killer fece recapitare 3 lettere a 3 quotidiani, con dettagli sugli omicidi e sulle vittime, per un totale di 408 caratteri e se i giornali si fossero rifiutate di pubblicare quelle parole, il killer aveva minacciato di uccidere una dozzina di persone.
In totale, a Zodiac sono imputati 37 omicidi anche se non è mai stata scoperta la sua vera identità, tanto da arrivare per un periodo a collegarlo a Pietro Pacciani nel caso del Mostro di Firenze, visto il simile modus operandi. Il giornalista Thomas Colbert ha dichiarato che, una fonte interna dell’FBI avrebbe confermato che l’identità di Zodiac fosse quella di Gary Francis Poste ma che, l’analisi del DNA non sia mai stata approfondita a dovere.