Alberto Stasi collegato all’omicidio di Giulia Tramontano: la confessione da non credere di Alessandro Impagnatiello.
Ha scosso l’intera Italia il femminicidio di Giulia Tramontano ad opera del suo compagno Alessandro Impagnatiello che sarebbe diventato papà del bambino che portava in grembo.
Ciò che è emerso sono le ricerche condotte sul web da Alessandro Impagnatiello: nella sua cronologia sono figurate parole chiave come “ragazza ritrovata dopo 23 anni”, “Alberto Stasi”, “rimuovere macchie candeggina”. Subito dopo l’uccisione della sua compagna Giulia Tramontana, infatti, il ragazzo ricercava queste informazioni.
I risultati dell’analisi condotta sulla cronologia web di Impagnatiello sono stati esposti in aula dal capitano dei carabinieri Gianluca Belotti, comandante del Nucleo investigativo di Milano incaricato delle ricerche di Giulia Tramontano quando la ragazza era solo data per dispersa. Il capitano ha parlato di come siano stati incaricati dell’estrazione forense del cellulare di Impagnatiello.
Belotti ha detto durante l’udienza: ”Il 31 gennaio siamo stati incaricati dell’estrazione forense dell’iPhone 14 di Impagnatiello, che ce lo consegna alle 11:40 di quel giorno. Estraiamo contenuto in alcune ore e al termine il nostro software genera un report di analisi, categorizzando tutte le componenti del telefono. Quel giorno quello che conoscevamo della vicenda era ancora fermo alla ricerca di Giulia. Impagnatiello era venuto da noi in ufficio e si era mostrato disponibile a darci pin e password. Quella mattina erano stati eseguiti, prima di noi, da parte della Scientifica i rilievi sulla macchina di Impagnatiello”.
Belotti si è mosso in due direzioni: da una parte ha voluto scoprire ciò che Impagnatiello aveva cercato in rete e dall’altra ha analizzato le chat tra Impagnatiello e Tramontano. Proprio le parole chiave ricercate da Alessandro Impagnatiello sono state inequivocabili: “scomparsa allontanamento volontario” e “Alberto Stasi Bollate”. Quindi c’è un collegamento fra Alberto Stasi e Alessandro Impagnatiello: Stasi sta infatti scontando una condanna definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Un’altra vicenda, questa, che in passato aveva scosso l’intera Italia.
Il 26 maggio infatti Alessandro Impagnatiello ha ricercato “Alberto Stasi carcere di Bollate” proprio perché in quel giorno l’uomo era stato autorizzato ad uscire e a lavorare all’esterno del carcere. Le altre ricerche di Impagnatiello sono state: “ragazza ritrovata dopo 23 anni”, “Giulia Tramontano”, “trovare i miei iPad”. E, ancora, “WhatsApp web come uscire”, “e-mail orario programmato”, “tabacchino via Cavour Senago”.
Solo successivamente il giovane inizia a questionare il motore di ricerca con ricerche come: ”rimuovere macchie di sangue”, “rimuovere macchie erba”, “rimuovere macchie candeggina”. Queste ricerche sono state fatte mezz’ora prima della consegna da parte di Impagnatiello del suo cellulare, azione fatta in modo collaborativo e freddo, come ha dichiarato Belotti.
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