Enrico Varriale, noto giornalista sportivo, si deve difendere da accuse davvero pesanti, riuscire a essere assolto non sarà semplice per lui.
Gli appassionati di sport conoscono certamente Enrico Varriale, che è stato per anni uno dei volti di punta dello sport targato Rai, alla guida di programmi come “90° Minuto” e “La domenica Sportiva”. Oggi, però, si ritrova ad affrontare una vicenda tutt’altro che piacevole che riguarda la sua vita privata e che non fa particolarmente alla sua immagine.
Il giornalista, infatti, è stato rinviato a giudizio dal GUP di Roma (il Giudice dell’Udienza preliminare) con l’accusa di stalking e lesioni aggravate nei confronti dell’ex compagna. Questo lo costringerà necessariamente a subire un processo, che inizierà il prossimo 20 novembre, nonostante lui si sia sempre dichiarato innocente.
Un processo attende il giornalista Enrico Varriale
Sulla base di quanto emerso dalla denuncia, le accuse rivolte ai danni di Enrico Varriale, che era già finito sotto processo per stalking nei confronti di un’altra donna, si riferirebbero a fatti avvenuti nel periodo tra il dicembre 2021 e il febbraio 2022. Secondo il suo racconto, lui avrebbe aggredito la ex nella propria abitazione ‘fino a farle perdere i sensi‘ e causandole lesioni. Dopo essersi ripresa la vittima era riuscita a chiamare i soccorsi, ma in quel frangente il giornalista sarebbe arrivato a minacciarla apertamente, al punto tale da dirle: “Se mi denunci ti ammazzo“.
Questa frase non può che rappresentare l’aspetto più grave del capo di imputazione che è stato rivolto nei suoi confronti e che lo porterà a difendersi nel corso delle udienze.
In quegli anni all’ex volto Rai era stato dato anche l’ordine di non avvicinarsi a meno di 300 metri dai luoghi in cui era presente la donna.
Varriale non si sarebbe però limitato solo a questo: secondo la ricostruzione, infatti, lui si sarebbe avvalso di profili anonimi per controllare la sua ex sui social, oltre a contattarla ripetutamente (da qui l’accusa di stalking) attraverso numeri di telefono di cui lei non era a conoscenza. Da quanto riscontrato negli atti in possesso della Procura, lui l’avrebbe chiamata con la voce contraffatta dicendole “morirai“.
La sua difesa
Le accuse rivolte dalla ex compagna nei confronti di Enrico Varriale sono quindi decisamente pesanti, anche se lui ha sempre sostenuto di essere estraneo ai fatti che gli vengono contestati.
Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, lui “le chiederebbe scusa per lo schiaffo” ma non le ha mai fatto altro: “Mai le ho sputato in viso o messo le mani al collo”.
I due, come riferito dal giornalista in udienza, hanno avuto un rapporto durato nove mesi, diventato ancora più forte nel pieno delle restrizioni introdotte a causa del Covid. In quella fase la donna era sposata con un uomo di 25 anni più grande di lei, ma quella relazione non la soddisfaceva. Varriale sostiene di averle chiesto una relazione più stabile, anche se lei faticava a chiudere il loro matrimonio.
Lo schiaffo sarebbe arrivato nel corso di una scenata di gelosia della donna, arrivata addirittura a strappargli la maglietta e a minacciarlo. Oggi da parte del giornalista è arrivato il mea culpa, ma solo per quel gesto: “Oggi mi pento. È stato l’errore più grave della vita”.