Tre casi di cronaca italiana che hanno sconvolto l’opinione pubblica e che oggi continuano a generare discussione: Emanuela Orlandi, Denise Pipitone e Maddie McCann.
Quando si parla di storie macabre e inquietanti, si tendono occhi e orecchie direttamente oltremare, alla ricerca dei casi di cronaca nera più angoscianti che si riescano a ricavare. Un po’ più di rado, ma non con meno veemenza, casi al limite del surreale avvengono anche in Italia, destabilizzando l’apparente serenità del Bel Paese. In questo articolo, affrontiamo tre dei casi di sparizioni più famosi che abbiano mai attraversato lo stivale e non solo.
La cronaca italiana è affamata di casi inspiegabili, difficili da risolvere, anche se spesso si finisce a dimenticarsene dopo i primi mesi di approfondimento a reti unificate. Ci sono però alcuni casi che, per la loro potenza mediatica, restano impressi nella mente dei cittadini, che ancora anni dopo continuano a chiedersi dove stia la verità. I casi in questione sono quelli di Emanuela Orlandi, Denise Pipitone e Maddie McCann.
I tre casi in breve
Il caso di Emanuela Orlandi è probabilmente uno dei complicati da districare in tutta la storia repubblicana, questo perché a essere coinvolta non è solo l’Italia ma anche lo Stato del Vaticano. Era il 22 giugno del 1983 quando la Orlandi, una giovane ragazzina di 15 anni, scomparve a Roma. Da quel momento si susseguirono indagini che coinvolsero forze di polizia italiane, vaticane, internazionale, tracce che conducevano alternativamente alla banda della Magliana o alla copertura di scandali di pedofilia tra le stanze del Vaticano. Nel 2023 si sono riaperte le indagini, grazie al benestare di Papa Francesco.
Il secondo caso, quello della piccola Denise Pipitone, si è consumato tra le strade siciliane di Mazara del Vallo in provincia di Trapani, ormai venti anni fa, quando Denise di anni ne aveva soltanto quattro. La piccola venne vista, per l’ultima volta, a giocare sul marciapiede davanti casa, dalla zia Giacoma. Da quel momento, ricerche, indagini e processi non hanno ancora portato a una verità soddisfacente.
Per l’ultimo caso ci spostiamo all’estero a parliamo della sparizione della bambina inglese di tre anni, Maddie McCann avvenuta in Portogallo nel 2007. La bambina era lì in vacanza insieme ai genitori e ai due fratellini. Quando i genitori andarono a cena, lasciando la bambina e i fratellini da soli in camera andando a controllarli periodicamente, avvenne il fatto. La copertura attorno alla sparizione fu pressante per un caso che divenne d’interesse internazionale. Solo nel 2020, la Polizia tedesca fece il nome del possibile rapitore: Christian Brückner. Secondo la Polizia tedesca però, per la piccola Maddie non ci sarebbe stato nulla da fare e sarebbe deceduta poco dopo essere stata rapita.
Di alcuni di questi casi sono stati realizzati dei documentari che approfondiscono le vicende. Per Emanuela Orlandi, consigliamo “Vatican Girl” che è possibile vedere su Netflix; per Maddie McCann, “La Scomparsa di Maddie McCann“, sempre su Netflix.