La conduttrice rimane letteralmente di stucco, lo scenario più drammatico si è concretizzato. Davanti alle telecamere non si trattiene.
Sarà ricordata come una delle puntate più struggenti della stagione di Chesarà…, il programma che Serena Bortone conduce da quest’anno su Rai Tre. Il motivo? La presentatrice è costretta a dare una terribile notizia in diretta, lasciando a bocca aperta tutti i telespettatori. A condividere i dettagli della faccenda è l’inviata da Parigi, la giornalista Giovanna Botteri: “Avvenimenti del genere vengono considerati abbastanza normali”.
La padrona di casa non riesce a trovare parole per descrivere la propria reazione e quella dello studio: “Una notizia agghiacciante su una giovane donna, quella che abbiamo appena letto, ci ha veramente impressionato”. La disamina della Botteri colpisce nel segno, evidenziando tutte le fragilità di un sistema da rivoluzionare: “Basta la prevenzione per evitare che episodi del genere accadano. Ma quando quest’ultima viene a mancare allora si muore”.
Aveva 28 anni Kyriaki Griva, il suo nome è rimbalzato in televisione, sui giornali, sul web e in radio in questi giorni, soprattutto perché prima di essere uccisa a coltellate dall’ex compagno aveva chiesto aiuto in tutti i modi alle forze dell’ordine. “È stata uccisa nel totale disinteresse delle forze di polizia”, ha ammesso Serena Bortone in una delle ultime puntate di Chesarà…. A intervenire sulla faccenda con un’analisi profonda e impeccabile è Giovanna Botteri, inviata Rai da Parigi.
“Parliamo della Grecia, un Paese non esiste il femminicidio, un Paese dove una donna denuncia il suo compagno per violenze e per stupro ma lui non si fa un giorno di carcere, nonostante sia stato condannato nel 2020”, spiega e poi racconta la vicenda: “Una donna va al commissariato di polizia e chiede aiuto perché il compagno continua a tormentarla, a minacciarla, e le forze dell’ordine gli rispondono che non sono in grado di proteggerla, che non hanno abbastanza uomini”.
E ancora, fino al tragico epilogo: “Lei chiede di essere riaccompagnata a casa ma le viene negato anche questo, le danno solamente un numero di telefono da chiamare per i taxi. Mentre sta digitando il numero, nella speranza che qualcuno la aiuti, l’ex compagno la aggredisce, la pugnala e la ammazza”.
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