Chi è Franca Leosini, la voce dietro alle più importanti inchieste di cronaca nera del paese e che ha di recente compiuto 90 anni?
La storia d’Italia passa per tanti momenti, più e meno significativi se presi singolarmente, ma che diventano dei veri e propri macigni una volta che si guarda tutto nel complesso. Riuscire a vedere il complesso, l’insieme, non sempre è cosa facile e, per questo motivo, sono necessarie delle figure che aiutano a capire bene quali sia i punti fondamentali di una vicenda, raccontandone i retroscena e i dettagli più oscuri, quelli che fanno la differenza.
Uno dei volti e delle voci più celebri del panorama televisivo italiano, che per anni ha portato avanti la sua missione di raccontare l’Italia attraverso i fatti di cronaca nera, senza indorare la pillola ma andando dritta al punto con maniacale attenzione alla ricerca di informazioni e alla loro disposizione in senso cronologicamente armonico, è sicuramente Franca Leosini.
Franca Leosini, la signora del noir
Il 16 marzo 2024, ha compiuto 90 anni uno dei volti più noti della televisione italiana, che per anni ha raccontato l’Italia passando da un caso di cronaca nera all’altro, con grande agilità, senza mai far mancare un grande approfondimento. Lei è Franca Lando, meglio nota come Franca Leosini, dopo aver preso il cognome dal marito Massimo. Il suo modus operandi, secondo sua stessa ammissione, è sempre stato basato sul dubbio.
Sin dal 1994, quando iniziò a farsi conoscere in seconda serata su Rai 3, con la trasmissione Storie Maledette, Franca mette il dubbio davanti a qualunque tipo di certezza. Come lei stessa dichiarerà anni dopo:”I tre verbi che frequento sono: capire, dubitare e raccontare. Lascio le certezze agli imbecilli”. La sua attività da giornalista però, affonda le radici molto più lontano. Celebre è per esempio, la sua intervista a Leonardo Sciascia per L’Espresso, nel 1974.
Quasi involontariamente, negli ultimi anni, Franca Leosini è diventa una vera e propria icona del mondo gay. L’abbattimento del concetto di diversità ha sempre fatto parte della sua retorica e la sua eleganza nell’uso delle parole, l’hanno resa un punto di riferimento, una di quelle persone in grado di carpire un concetto e raccontarlo soppesando le parole più giuste, non una di più non una di meno.
Una delle sue più grandi passioni però, rimane quella del crimine, che porterà avanti in diverse salse, trovandosi a definirlo come “il grande romanzo della vita”, con le sue mille sfaccettature. Una donna, una giornalista olistica, che ha sempre cercato di analizzare ogni dettaglio, dalla persona al luogo all’avvenimento in sé, prima di trarre una conclusione o, addirittura, semplicemente instillando nuovi dubbi.