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Vittima di truffa online viene arrestata, messa in un manicomio e costretta a cambiare nome: il racconto è da brividi

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Daniela Germana

Truffa incredibile. La storia sconvolgente di un uomo la cui identità è stata rubata per commettere dei crimini. Quando ha cercato di risolvere il problema è stato arrestato e condotto in un ospedale psichiatrico.

Immaginate che la vostra identità venga rubata per commettere degli illeciti e che, nel momento in cui fornite le prove della vostra innocenza mostrando i documenti, codice fiscale o tessera sanitaria, veniate accusati di molteplici reati e posti in un ospedale psichiatrico. Sembra un incubo ma è ciò che è realmente accaduto ad un uomo negli Stati Uniti.

Truffa – ChiHaUcciso.it

Matthew David Keirans è un uomo di 58 anni. Ha lavorato come systems architect presso un ospedale dal 28 giugno 2013 al 20 luglio 2023. Successivamente è stato licenziato per cattiva condotta. Nessuno dei suoi colleghi, però, lo conosceva con il suo vero nome. Keirans, infatti, lavorava con l’identità di William Donald Woods, pseudonimo che usava addirittura dal 1988.

William Woods era in realtà un uomo che aveva incontrato decenni prima e con il quale lavorava gestendo un carretto di hot dog ad Albuquerque, New Mexico. Keirans si era poi trasferito nel Wisconsin iniziando la sua nuova vita e carriera. Presso l’ “UI Hospitals” ha guadagnato più di 700mila dollari nei suoi 10 anni di attività.

Truffa e furto d’identità: la terribile vicenda del signor William Woods

Nel frattempo, il vero William Woods viveva a Los Angeles. Ha scoperto che qualcuno stava utilizzando il suo credito bancario e stava accumulando molti debiti dei quali, ovviamente, non voleva farsi carico. Si è recato alla National Bank allo scopo di conoscere i numeri di conto che erano stati aperti a suo nome in modo da poterli chiudere.

Condanna – ChiHaUcciso.it

Ha mostrato la sua vera tessera di previdenza sociale e un documento valido, rilasciato dallo stato della California. Erano esattamente le informazioni che la banca aveva in archivio. Nei conti, però, era depositata una grande quantità di denaro. Quando l’impiegato dell’istituto di credito ha chiesto al signor Woods di rispondere alle domande di sicurezza, egli non è stato in grado di rispondere.

L’impiegato della banca ha contattato il numero di telefono a cui erano collegati i conti. Ha risposto, ovviamente, Matthew David Keirans, dando prova che appartenessero a lui. Keirans, inoltre, ha inviato una copia della tessera di previdenza sociale e del certificato di nascita di Woods, più una patente di guida del Wisconsin. Il povero vero signor Woods è stato arrestato e accusato di furto di identità.

William Woods ha continuato a insistere sulla sua innocenza. Nel febbraio 2020 un giudice ha stabilito che non fosse sano mentalmente ed è stato mandato in un ospedale psichiatrico dove gli sono stati somministrati farmaci psicotropi. È stato condannato a due anni di reclusione e a pagare una multa di 400 dollari. In più altra beffa: non poteva più farsi chiamare William Woods, il suo nome! Non si è fermato. Un detective della polizia dell’Iowa, Ian Mallory, ha aperto un’indagine sul caso. Ha trovato il padre biologico elencato nel certificato di nascita di Woods. Ha testato il DNA del padre con quello del reale signor Woods, dimostrando così la sua identità.

Keirans, interrogato sulla faccenda, non sapeva nemmeno quale fosse il nome di quello che avrebbe dovuto essere il suo genitore. Solo alla fine ha confessato il suo crimine.

Daniela Germana

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